ganoderma lucidum
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mercoledì 15 luglio 2015
ganoterapia
IL FUNGO DELL’ ETERNA GIOVINEZZA
Ganoderma Lucidum o Reishi
Il Ganoderma Lucidum,o Reishi ( nome giapponese) e’ il frutto di un fungo
basidiomicete, (Mannentake), appartenente alla famiglia delle
Polyporaceae. Esistono varie specie di Ganoderma, ma la più utilizzata è la varietà
lucidum, il cui frutto è di colore rosso, caratterizzato da un intenso sapore amaro.
Venerato ed usato nell’antica medicina d’oriente da quasi duemila anni . Una
descrizione dettagliata dei suoi usi terapeutici e’ presente in un testo cinese
risalente al primo secolo AvantiCristo Il Ganoderma Lucidum a quei tempi era
rarissimo e valutato a peso d’oro e veniva considerato come medicina per gli
imperatori . Alle sue leggendarie capacita’ terapeutiche sono legate
molte tradizioni cinesi, (ancor più che al ginseng) per il mantenimento in generale di
una buona salute, della giovinezza e del vigore giovanile.
Il Ganoderma Lucidum era infatti conosciuto nella tradizione popolare giapponese e
cinese come erba divina della longevità, in grado di aumentare lo stato generale di
salute e il benessere fisico. Era infatti soprannominato, “Il Fungo dei Mille Anni.” I
numerosi studi scientifici effettuati su questo fungo, lo configurano attualmente
come un prezioso “nutriceutico ed un potente “adattogeno”, impiegato per il
trattamento di più di 20 patologie.
Proprieta’generali
Esistono molte varieta’ di Ganoderma ,differenziate tra loro per la colorazione.
Quella attualmente coltivata e’ la varieta’ l’Akashiba o ganoderma Rosso.
Fino ad ora si sono isolate in questo fungo più di 150 sostanze biottive,; quali acidi
ganoderici, polisaccaridi, furanici, ribosidi, nucleotidi, peptidi, triterpeni, germanio,
etc..Tra questi i più studiati sono stati i polisaccaridi ed i triterpeni.
Tra i polisaccaridi i più noti appartengono alla famiglia dei BetaGlucani , A
questa famiglia di zuccheri complessi e’riconosciuto avere una spiccata attivita’
antitumorale ed immunomodulante,
Inoltre il Reishi contiene calcio, ferro e fosforo, vitamine C, D, B, incluso l’acido
pantotenico, che è essenziale per la funzione nervosa.
Attività adaptogena.
Il Ganoderma é un adattogeno, con proprietà simili al ginseng. L’adenosina
contenuta nel Reishi spiega il suo impiego nella medicina cinese, per calmare la
tensione nervosa. L’adenosina rilascia la muscolatura scheletrica, ha un effetto
sedativo sul sistema nervoso centrale, ed è un azione antagonista sulla attività
stimolante della caffeina.
Attività anti-infiammatoria preventiva di malattie neurodegenerative e
cardiovascolari.
L’estratto di Reishi è stato positivamente valutato per la sua attività antiinfiammatoria,
sia per somministrazione orale che topica Il componente
responsabile di questa proprietà è stato isolato ed identificato, come un analogo
dell’idrocortisone, che non possiede però gli effetti collaterali, caratteristici degli
antifiammatori steroidei, e non-steroidei. Inoltre l’attività anti-infiammatoria è
importante, poiché l’infiammazione è coinvolta nello sviluppo di serie patologie
neurodegenerative tipiche dell’età senile, come il morbo di Alzheimer. L’impiego del
Reishi è visto nella prospettiva di mitigare gli effetti di questa malattia devastante,
non solo per le proprietà antiinfiammatorie, ma anche per la capacità del Reishi di
agire positivamente sullo stato di benessere degli individui anziani. Reishi è utile per
aumentare in questi soggetti l’energia vitale, la facoltà di pensiero e prevenire la
perdita di memoria.
L’attività antinfiammatoria di Reishi è stata valutata anche nell’ambito di altre
patologie che vedono lo stato infiammatorio concausa della loro insorgenza:
lemalattie cardiovascolari.
Attività immunostimolante e antitumorale.
I principi attivi contenuti nel Reishi sono stati classificati come potenziatori delle
difese dell’ospite, poiché possiedono proprietà immuno-stimolanti. In virtù della
capacità di potenziamento delle difese fisiologiche dell’ospite, questo fungo viene
attualmente valutato come agente carcinostatico, su base immunomodulatoria,
senza peraltro possedere gli effetti collaterali indesiderati degli antitumorali
tradizionali. L’effetto antitumorale è mediato dal rilascio di citochine da parte di di
macrofagi e linfociti T attivati. Negli ultimi anni si stanno moltiplicando gli studi
sulle proprietà antitumorali del Reishi. Le indicazioni per la supplementazione del
Reishi nella terapia antitumorale è finalizzato a ridurre gli effetti collaterali della
chemio e radio-terapia; al prolungamento della sopravvivenza e al miglioramento
della qualità di vita dei pazienti; alla riduzione dei rischi di metastasi; alla
prevenzione dell’incidenza e delle recidive della malattia. Queste proprietà sono
dovute all’azione di varie sostanze in esso contenute:
a) Triterpenoidi citotossici quali gli acidi ganoderici;
b) Polisaccaridi ad attività antitumorale e i loro complessi proteici;
c) Derivati del germanio. Reishi contiene un elevata concentrazione di
germanio, importante elemento al quale è riconosciuta l’attività antitumorale
attraverso la stimolazione dell’interferone, ed inoltre il germanio è in grado di
ridurre il dolore che accompagna gli stadi terminali della malattia cancerosa.
d) Fibre alimentari.. L’elevato numero di fibre alimentari contenuto nel fungo è
costituito dal b-glucano, sostanze chitiniche, eteropolisaccaridi, che possiedono un
attività carcinostatica sia su base farmacologica che fisiologica, poiché sono in grado
di prevenire l’assorbimento e di favorire l’eventuale escrezione di sostanze
carcinogeniche.
In aggiunta ai polisaccaridi presenti nella frazione idrosolubile, ve ne sono altri
contenuti anche nelle emicellulose che fanno parte della frazione insolubile del
Ganoderma
Dato che il b -D-glucano e altre sostanze chitinose con spiccata attività citostatica
sono contenute nella parte fibrosa del fungo si ritiene di poter ottenere vantaggiosi
effetti terapeutici sia nell’assorbimento fisico di sostanze tossiche o potenzialmente
carcino -genetiche presenti nel tubo digerente, che nella effettiva prevenzione e
cura del cancro al colon ed al retto
Attività epatoprottettiva. Studi clinici sull’estratto secco di Reishi effettuato su
pazienti affetti da epatite B hanno evidenziato risultati incoraggianti, sostenuti
anche dall’azione epatoprotettiva, antiossidante e detossificante di Reishi. L’estratto
di Reishi viene correntemente somministrato nel caso di epatiti necrotiche, e
nell’intossicazione da tetracloruro di carbonio.
Attività antiipertensiva. L’attività antiipertensiva è dovuta ai 112 triterpeni
identificati, ad azione ACE-inibitrice. In particolare gli acidi ganoderici (B, D, F, H, K, S
e Y), il ganoderale A, e il ganoderolo A e B sono responsabili dell’attività ipotensiva.
Attività antitrombotica. La valutazione della capacità inibitoria dell’aggregazione
piastrinica dell’estratto di Reishi, ha condotto all’isolamento e identicazione degli
agenti responsabili, derivati dell’adenosina e della guanosina.
Attività ipoglicemica. L’estratto di Reishi è risultato efficace nella riduzione dei livelli
di glucosio nel sangue, dopo solo due mesi di trattamento. L’attività ipoglicemica è
dovuta ad un aumento dei livelli di insulina nel plasma, e ad un accelerato
metabolismo del glucosio, sia a livello dei tessuti periferici che del fegato
In cosmesi. Le donne cinesi utilizzano Reishi per la bellezza della pelle. I benefici
osservati sono probabilmente sostenuti dall’effetto potenziante sul sistema
ormonale. Inoltre Reishi è contenuto in brevetti giapponesi finalizzati al trattamento
dell’alopecia, e della perdita dei capelli.
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